La migrazione universitaria impoverisce un Sud già povero

La migrazione universitaria impoverisce un Sud già povero


“La combinazione università più affitto può arrivare facilmente oltre i 30 mila euro l’anno, senza calcolare vitto, abbigliamento, libri e altri costi più o meno voluttuari.”

Così scrive Gianfrancesco Turano in un articolo del 20 ottobre per L’Espresso, in cui descrive con cruda realtà il fenomeno che da qualche anno colpisce e ferisce il Sud.

Fenomeno destinato a crescere ed a rafforzare la spaccatura tra il Mezzogiorno e il Centro-Nord.

Infatti, il trasferimento del capitale umano (300 mila laureati) ed economico (oltre 5 miliardi d’euro tra spesa pubblica e fondi privati) – il capitale terrone, come dal titolo dell’articolo – dal Sud verso gli atenei pubblici e privati del Nord e del Centro comporta un impoverimento economico, culturale e sociale, diventando “catastrofico se l’aspetto di depauperamento patrimoniale si combina con il cosiddetto inverno demografico.

Remain vuole invertire questo trend trovando lavoro di qualità a chi decide di restare, e instaurando così un circolo virtuoso di rinascita economica e sociale del nostro territorio.

 

La creazione dei nostri Rebox – centri di lavoro da remoto – è volta a contrastare lo spopolamento, ed a trattenere risorse qualificate che possano contribuire allo sviluppo del Sud.

Per approfondire l’argomento, si può trovare Il capitale terrone ed altri articoli dell’Espresso in edicola.

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